mercoledì 10 novembre 2021

Libertà di scelta sul proprio corpo e le vere ragioni per cui la stanno violando

 La civiltà liberale e democratica in cui siamo cresciuti custodisce tra i suoi valori alcuni principi intoccabili; uno di questi è la libertà di scelta sul proprio corpo. Per questa libertà si sono battute le femministe storiche e tutti i movimenti per i diritti umani che hanno messo al centro della loro lotta il rispetto della persona umana, sancito anche dall'articolo 32, comma 2, della nostra Costituzione. Scegliere sul proprio corpo è il fondamento di ogni libertà senza il quale tutte le altre scelte perdono di significato. Potremmo altresì definire la libertà di scelta sul proprio corpo come la conditio sine qua non per tutte le altre libertà.
Dinnanzi a questa premessa, sorge spontanea una domanda: possono le autorità occidentali, sulla base di un'emergenza vera o presunta, violare, negare questa libertà, e con essa il diritto alla salute psico-fisica, il quale è possibile solo se coesistono il diritto alla corretta informazione sui trattamenti ricevuti ed alla conseguente possibilità di scegliere se e quali trattamenti ricevere? Per una persona di buonsenso, la risposta è una sola, e coerente con precedenti sentenze giuridiche emesse in Italia: nessuno può revocare, temporaneamente o per un tempo indeterminato, il diritto alla libertà di scegliere coscientemente sul proprio corpo.

Invece quello che abbiamo visto in questi ultimi mesi, è un abuso di Stato senza precedenti. E' iniziato con un piccolo sopruso, quello dell'imposizione delle mascherine, una volta accettato il quale, ecco pronto subito l'invasivo tampone oro-faringeo (a detta di medici di vasta esperienza come il Dott. Massimo Citro, assai meno affidabile dei tamponi salivari). E infine, il trattamento genico sperimentale meglio noto col nome di vaccino anti-covid. Obblighi che violano la dignità ma che vengono imposti alla popolazione con la scusa della necessità, del dovere civile, della tutela della salute propria e altrui.
Ma quali reali intenti ci sono dietro questi abusi sul corpo delle persone?
Ormai la mattanza di Stato causata dalle vaccinazioni di massa è innegabile e sotto gli occhi di chiunque voglia guardare con onestà. Persone con reazioni avverse più o meno gravi, giovani prima sanissimi e successivamente menomati da patologie spesso irreversibili, morti tra tutte le fasce d'età sottoposte ai vaccini. Eppure le autorità e le istituzioni si ostinano a perpetrare quelli che sono a tutti gli effetti dei crimini contro l'umanità.
La prima ragione di ciò è senza dubbio il business. Case farmaceutiche con legioni di azionisti, personale pagato 80 euro l'ora per vaccinare negli hub, un'industria farmaceutica e medico-chirurgica che si arricchirà grazie a moltissime persone che erano sane e ora sono diventate malati cronici.
Ma vi è anche un'altra, più subdola motivazione, che spinge verso questo comportamento sadico e criminale. Ed è legata, appunto, alla violazione della proprietà del corpo.

Quella del corpo è la prima ed indiscussa proprietà di ogni essere umano. Si può non possedere nulla, ma il corpo ci appartiene, sempre e comunque. Viceversa, si può essere anche molto ricchi, possedere imperi finanziari e grandi beni immobiliari, ma se non si ha la proprietà del proprio corpo, nei fatti non si ha nulla. Solo dalla libera scelta sul corpo dipende la possibilità di un autentico benessere. Tale scelta non è dunque sacrificabile per nessun altro, fossero pure tutti gli altri. A meno che non parta da una decisione consapevole ed autonoma.
E' intuibile come violata la proprietà del corpo, la violazione della proprietà privata, ad esempio, diventa un passo ulteriore e facilmente accettabile per quel bene collettivo di cui da sempre si riempiono la bocca i peggiori fautori dei regimi comunisti e non solo. La prima e più grave violazione, quella della proprietà del corpo, spalanca una finestra di Overton che, successivamente, diviene difficile richiudere.
Non solo.
Avere il controllo del corpo altrui è il modo per ottenere il controllo anche sulla mente senza particolari sforzi. Tutti noi sappiamo bene, per esempio, quanto avere controllo sul nostro corpo attraverso una buona alimentazione, l'attività sportiva, la meditazione o altre pratiche di rilassamento, ci offra un benessere non solo sul piano fisico, ma anche su quello psichico e spirituale. E' vero anche l'opposto. Perdere questo controllo ci causa sofferenza psico-fisica e limita le nostre facoltà intellettuali e spirituali.
Opprimere fisicamente una persona negandole di respirare liberamente la rende schiava: se anche la pratica più importante di tutte, cioè la respirazione, diventa difficoltosa, se essa viene soggetta a regolamentazioni, e se si riesce a convincere le persone che questo sia giusto per sé e per altri, le si può convincere di qualunque cosa. Anche il tampone invasivo è una violenza sul corpo, e insieme è umiliante. Non parliamo poi di un trattamento che intossica, causa febbre e dolori, fa star male nei casi più gravi con patologie invalidanti, e può arrivare anche a uccidere. E' chiara l'intenzione di chi vuole controllarci, di chi ci vuole imbrigliare e schiavizzare psicologicamente. Se ho il potere di farti soffrire, di causarti dolore, ho potere su tutta la tua persona. Il controllo psicologico passa per forza dal controllo fisico.

Pensiamo a come, per molti secoli, le donne sono state tenute in una condizione subordinata rispetto all'uomo (e in molti paesi vivono tuttora in penose condizioni di schiavitù). Il controllo della donna si è ottenuto escludendola dall'istruzione e quindi dalla vita culturale, dai ruoli di potere e dalla vita politica e, non ultimo, dall'addestramento marziale, perciò dalla vita militare. Molti storici e storiche per i diritti delle donne si sono interrogati sul perché le donne abbiano accettato tutto questo nel tempo. Dal mio punto di vista è possibile dare diverse risposte, ma tutte si riducono irrimediabilmente alla vera, essenziale risposta: il controllo del corpo delle donne.
Stupri legalizzati, continue gravidanze indesiderate, negazione del diritto a poterle interrompere o ad evitarle categoricamente. Le donne sono diventate fisicamente sempre più deboli, il loro corpo è stato trasformato nella vita e nell'arte, rendendolo pesante e statico. Questa deformazione del corpo ha causato anche una deformazione psicologica profonda. Sentendosi fisicamente deboli e appesantite, le donne nella storia raramente hanno cercato il riscatto, la rivolta, l'indipendenza. Al contrario, hanno accettato la leadership maschile e di essere proprietà di padri, fratelli, mariti, persino figli. Solo con grandi sforzi le donne sono riuscite a riconquistare la libertà e la proprietà dei loro corpi, una volta ottenuta la quale anche la salute e l'estetica femminili ne hanno guadagnato. Scattanti donne militari, magnifiche atlete, splendide sportive e aggraziate ballerine, donne che praticano scherma o equitazione, che imparano a combattere come gli uomini, che curano il loro corpo con tutti i trattamenti necessari e che si rimettono in forma dopo le gravidanze. Questo ha migliorato anche il benessere psichico delle donne ed incrementato le loro intelligenza e combattività.
A ribadire come una condizione di libertà mentale dipenda fortemente dalla libertà sul proprio corpo.

Oggi questo discorso si può estendere a tutta la popolazione. Vi è una malefica intenzione di schiavizzare totalmente le persone privandole della proprietà del loro corpo innanzitutto. Una volta ceduto il diritto più importante, la strada verso la perdita di tutti gli altri diritti è vertiginosamente in discesa. Una popolazione fisicamente indebolita o malata, o comunque sottoposta continuamente a trattamenti farmacologici intossicanti, che inibiscono le facoltà fisiche ma anche quelle neurologiche, e distruggono il sistema immunitario che è la prima grande meraviglia del nostro organismo, sarà una popolazione docile rispetto all'autorità, remissiva e facile da governare. Una volta convinte le persone che il loro corpo appartiene allo Stato, ad una vaga collettività o alla scienza stessa, si avranno popoli totalmente sottomessi. La coercizione che neppure i più truci regimi nazi-fascisti e comunisti erano riusciti a praticare, l'omologazione, il conformismo e la sudditanza che neppure i totalitarismi più feroci hanno mai raggiunto, la società dei consumi la sta ottendendo sfruttando le più infime pulsioni delle masse. E vendendo alle masse illusioni, come quella di non ammalarsi o addirittura non morire mai, cui neppure un contadino analfabeta degli anni '50 avrebbe creduto.

Se riflettiamo, le violenze sul corpo sono, da sempre, utilizzate per ottenere ciò che si vuole dalle vittime: le torture, la prigionia, le punizioni corporali hanno tutte l'obiettivo di piegare la volontà dell'uomo, di soggiogarlo, di costringerlo a fare ciò che altrimenti non farebbe mai.
Negare il diritto a scegliere consapevolmente sul proprio corpo equivale a smantellare anche tutti gli altri diritti.
In questo momento così cupo della storia dell'Occidente, dunque, è di massima importanza ribadire la sacralità del corpo e rivendicare il diritto alla libertà di scelta, alla proprietà sul proprio corpo. Quest'ultima non è qualcosa che si può cedere o barattare in cambio del lavoro o della vita sociale, poiché i diritti che riguardano queste cose diventano nulli laddove viene negato il primo diritto fondamentale. Dobbiamo resistere compatti, con grande forza e determinazione, contro la barbarie che sta dilagando nel nostro mondo. E dobbiamo farlo perché la battaglia per conservare la proprietà sul proprio corpo e la libertà di scelta sulla propria salute e sulla propria vita è una battaglia di civiltà.


MR

Statua di Achille nei giardini dell'Achilleon di Corfù, foto di Milena Rao.